07/07/2017 – Gian Paolo Barbieri al MAXXI di Roma

Gian Paolo Barbieri
Piazza del MAXXI – ingresso libero fino a esaurimento posti
possibilità di prenotazione del posto per i primi 10 possessori della card myMAXXI, scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it entro il giorno prima dell’evento.
Incontri al confine tra arte e moda con i grandi protagonisti della fotografia italiana
Dalla moda all’attualità. E ritorno. Gian Paolo Barbieri, tra i più importanti maestri italiani dell’immagine, si racconta ripercorrendo la sua straordinaria carriera in dialogo con Maurizio Rebuzzini e Settimio Benedusi nel corso di un nuovo appuntamento con le Lectio Magistralis.
“Missione della fotografia è quella di spiegare l’uomo all’uomo”: questo, secondo Rebuzzini, il credo di Barbieri, tra i primi professionisti che hanno scelto di dedicarsi in modo così profondo alla sfera del fashion e del lifestyle, contribuendo in modo decisivo a consacrare su scala internazionale il concetto di made in Italy. Come testimonia il successo iconografico del celeberrimo ritratto di una Benedetta Barzini appena ventenne, affidato alla copertina del primo leggendario numero di Vogue Italia del 1965; e come confermano le premiate campagne per Valentino, Gianfranco Ferré, Dolce&Gabbana, Giorgio Armani, Gianni Versace. A partire dagli Anni Ottanta Barbieri oltrepassa i suoi confini, proponendo un’inedita serie di reportage di viaggio da paradisi tropicali (Seychelles, Madagascar, Tahiti): quadratura del cerchio per un artista che ha sempre seguito il sogno di una bellezza totale.
Iniziativa promossa in collaborazione con AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti e in occasione di ALTAROMA – edizione luglio 2017
Gianpaolo Barbieri (Milano, 1938). Si dedica giovanissimo, nella Milano del Dopoguerra, al teatro: approcciando da qui il mondo del cinema. Ottiene una parte da comparsa nel Medea di Luchino Visconti, prima di lasciarsi affascinare dalle luci della “dolce vita” e trasferirsi a Roma. È qui che muove i primi passi nel mondo della fotografia, proponendosi come ritrattista per aspiranti attori e attrici: un’attività che non passa inosservata e gli vale, dopo un breve ma intenso soggiorno parigino, la possibilità di tornare a Milano e avviare un proprio studio di fotografo di moda. Debutta nel 1963 su “Novità”, la rivista che nel 1966 diventerà “Vogue Italia”. Nel 1968 vince il Premio Biancamano come migliore fotografo italiano e il settimanale “Stern” lo inserisce tra i quattordici migliori fotografi di moda nel panorama internazionale.
Da questo momento comincia a collaborare con la Condè Nast, pubblicando dal 1973 anche su “Vogue Paris”, e arrivando a collaborare con le firme simbolo della moda italiana: Valentino, Versace, Ferré, Armani. Negli Anni Novanta comincia a lavorare anche sul reportage di viaggio, firmando una serie di lavori scelti da David Bailey per mostre al Victoria & Albert Museum di Londra e al Kunstforum a Vienna.
Maurizio Rebuzzini si occupa di fotografia per riviste di settore dal 1972. È editore e direttore di FOTOgraphia, mensile di riflessione fotografica (dal maggio 1994), e del connesso web-magazine www.FOTOgraphiaONLINE.it(dall’ottobre 2010).
Docente a contratto di Storia della Fotografia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, è curatore della sezione di storia degli apparecchi fotografici al Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze.
Settimio Benedusi nasce di fronte al mare. Assorbe in maniera bulimica gli stimoli culturali nei quali è immerso, leggendo come un forsennato (Steinbeck!), andando al cinema (il cineforum con dibattito!) e ascoltando ottima musica (De Andrè!). Studiare al Liceo Classico gli fornisce quell’impostazione umanistica che lo porterà a praticare la sua grande passione, la Fotografia, in maniera fin da subito profonda e seria. Si trasferisce ventenne a Milano, dove riesce, nonostante infinite difficoltà, a trovare la propria strada nella Fotografia commerciale, pubblicitaria e redazionale. Realizza ritratti al gotha nazionale e internazionale, importantissime campagne pubblicitarie ed è l’unico italiano a collaborare (per sette anni!) con la celeberrima rivista Sports Illustrated. Nella maturità si orienta verso una Fotografia più intima e vera, riuscendo fin da subito a esporre in prestigiosi contesti. In estrema sintesi: non butta mai la carta per terra.