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Lettera dimissioni del Presidente Giovanni Gastel

Amici carissimi,

Dopo 8 intensi anni in cui ho avuto l’onore di presiedere AFIP International, credo sia giunto il
momento di lasciare l’incarico, per consentire a nuova linfa di avviare un rinnovato ciclo di vita
nell’associazione.
L’entusiasmo e l’impegno profuso insieme alla mia squadra ci hanno portato a tagliare traguardi
prestigiosi, consentendomi di lasciare un’eredità di cui sono estremamente orgoglioso.
Poiché, da parte mia, forse non sono stato in grado di raccontarvi passo a passo e in maniera esaustiva il lavoro che abbiamo svolto nel corso del mandato, colgo quest’occasione, per rendervene partecipi.
Non me ne vogliate se il racconto occuperà parecchie righe, sono però sicuro di incontrare il vostro interesse nel dilungarmi sui principali punti del mio lascito.

Se, fin da subito, da un parte si è lavorato sull’accrescimento quantitativo dell’associazione, attivando una campagna di tesseramento supportata da canali on e off-line, dall’altra sono state sviluppate attività e stretti accordi e partnership con enti e associazioni di prestigio, per consolidare a livello qualitativo la reputazione dell’associazione e renderla un indiscusso punto di riferimento nel panorama fotografico e culturale del nostro Paese.

Partendo da Triennale, è stata avviata una collaborazione ottenendo sale gratuite e la possibilità di organizzare cicli di appuntamenti per un nuovissimo format da noi ideato, le Lectio Magistralis: gli oltre 60 appuntamenti hanno riscosso da subito grande successo di pubblico e adesioni da parte dei più grandi fotografi italiani e internazionali (es. Joan Fontcuberta, Michel Comte, ecc), cui è stata donata una tessera honoris causa, acquisendone in tal modo l’affiliazione all’associazione.

Con Fondazione Fiera abbiamo avviato un progetto legato al recupero degli archivi fotografici,
stringendo un accordo che ha visto la sua prima concreta attuazione nell’acquisizione dello splendido archivio di Franco Bottino (da noi riorganizzato, scansito, messo a disposizione di tutti attraverso internet), cui ha fatto seguito anche l’allestimento della mostra “Prospettiva. Viaggio negli Archivi di Fondazione Fiera Milano”. Abbiamo portato avanti altre candidature e proposte, con lo scopo sempre di salvaguardare e tutelare l’eredità storica, culturale e artistica dei colleghi.

Con FAI abbiamo instancabilmente lavorato per ottenere la possibilità di utilizzo dello spazio di
Palazzina Appiani per eventi e per l’organizzazione di mostre personali e collettive all’interno dellapalazzina e in altre sedi appartenenti al Fondo: alla base, la volontà di dare visibilità al lavoro dei soci dell’associazione.

L’obiettivo è stato perseguito anche creando sinergie con festival e associazioni sul territorio: un
esempio sono le mostre allestite in occasione del festival I Mondi di Carta di Crema (CR) nell’ottobre del 2018 e in collaborazione con Il Piccolo Principe presso lo Spazio Edit a Milano nel novembre del 2018 e a Roma al MAXXI l’anno successivo. Ancora, la mostra “Parlando con voi”, dedicata a trenta fotografe, per la quale ho prodotto personalmente i video, e divenuta poi una mostra video itinerante di grande successo.

Anche alla formazione è stata riservata un’attenzione speciale nel nostro programma: numerosi sono stati i workshop che abbiamo organizzato, con lo scopo anche di finanziare l’associazione, come ad esempio il percorso verso il professionismo ideato insieme a Raffles.
In tale ambito rientrano anche i workshop organizzati in collaborazione con Gallerie d’Italia, con cui è stato sviluppato un calendario di attività, i cui primi appuntamenti consistevano in incontri tenuti da fotografi soci AFIP e con artisti del calibro di Mimmo Paladino e Michelangelo Pistoletto, momentaneamente in standby a causa dell’emergenza sanitaria.

Tutti i partner e le associazioni citate sono entrate a far parte della rete di distribuzione di un altro progetto sfidante: FC Fotografia e(è) cultura, la rivista di AFIP, nata nel giugno del 2019, che abbiamo ideato, costruito e prodotto con la convinzione della necessità di uno strumento nuovo per veicolare contenuti inediti legati ad un mondo a noi così caro. Un’avventura intensa, impegnativa, che ci ha portato a far nascere un prodotto editoriale unico, con l’impegno in prima linea anche di Pio Tarantini e Pietro Privitera.

Da ultimo, abbiamo chiuso una partnership con il MIA Photo Fair.

A supporto di tutte le iniziative ci siamo avvalsi di un ufficio stampa, che ha sviluppato un lavoro
finalizzato alla copertura sui mezzi di comunicazione, ottenendo con centinaia di articoli visibilità sui principali quotidiani, periodici, testate di settore on e off line e radio. Credendo fermamente
nell’opportunità di questo sostegno per dare eco alle attività e accrescere la notorietà dell’associazione, come anche in altre circostanze, mi sono fatto carico di parte delle spese di fee dell’agenzia: ho sempre profuso con convinzione il mio personale contributo economico, come anche per esempio per la produzione della rivista o la realizzazione dei workshop da me gestiti, laddove il mio sforzo risultava essere necessario e vitale per non bloccare una possibilità di crescita dell’associazione.

Concludo questo excursus, esprimendovi la mia soddisfazione per i risultati della dedizione mia e del mio team nel portare avanti dall’ideazione alla ricerca, dalla creazione alla produzione, un progetto armonico, coeso, su più livelli, in grado di promuovere il riconoscimento di AFIP al centro della scena fotografica italiana, nel rispetto dei valori e degli obiettivi che l’associazione si è posta fin dalle sue origini. Il rammarico è che questo non sia stato compreso fino in fondo.
Congedandomi dal ruolo di Presidente e da AFIP in qualità di socio, continuerò a dedicarmi alla
promozione della mia attività culturale al di fuori dell’associazione,

Vi abbraccio
Giò

 

Risposta del direttivo AFIP Intenational:

Milano, 08/07/2020

Carissimo Giovanni,
condividendo i motivi del tuo orgoglio siamo consapevoli dell’impegno e
delle difficoltà che ci attendono nel raccogliere un’eredità così preziosa.

Vero, sono stati otto splendidi anni di cui AFIP ha beneficiato. Irripetibili forse.
Con te li abbiamo condivisi e questo inorgoglisce anche noi: è stata una bella
cavalcata insieme.

Il rammarico è anche nostro, quello di non condividere più lo stesso percorso.
Peccato…

Grazie per il tuo impegno e per la qualità che la tua Presidenza ha espresso.
Auguriamo a te e alla tua nuova iniziativa ogni bene.

Un abbraccio.

Il Direttivo AFIP International.

 

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